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Cosa mangiare con le emorroidi e cosa evitare

Cosa mangiare con le emorroidi e cosa evitare

Emorroidi, che dolore! Le emorroidi sono strutture vascolari presenti nel tratto finale del retto, che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della continenza fecale.

Sono una componente anatomica fisiologica dell’uomo che, quando si infiamma, determina una sindrome molto dolorosa nota come malattia emorroidaria. Tale condizione è comunemente conosciuta con il solo termine di emorroidi, nome dunque, utilizzato in maniera impropria, riferendosi ad una condizione patologica in cui le vene emorroidali si dilatano determinando la formazione di varici.

Che fare, in questi casi? Cosa mangiare con le emorroidi?

Mangia più fibre e rimani idratato

Questo è il consiglio che tutti ricevono per migliorare la condizione patologica dovuta al rigonfiamento delle emorroidi. Ma cosa significa nella vita reale? Quali alimenti mettere nel carrello quando siamo al supermercato? Cosa mangiare con le emorroidi? Diamo un’occhiata a cibi specifici che possono aiutare a rendere meno doloroso questo disturbo.

  • Fibre – La fibra solubile, per esempio cereali come l’avena, si dissolve in acqua per formare un film gelatinoso. Rende dunque le feci morbide e ben formate facilitandone il passaggio attraverso il retto. La fibra insolubile, invece, non si dissolve. Ne sono un esempio le fibre di alimenti vegetali come finocchi, sedano e lattuga: aiutano il corretto scorrimento delle feci all’interno dell’intestino.  Molti alimenti hanno entrambi i tipi di fibre che vanno, comunque, bilanciate senza eccessi. Troppa fibra, infatti, può causare gas e gonfiore: non eccedetene, soprattutto se non siete abituati. Sarà necessario anche bere più liquidi per aiutare il corpo ad utilizzare la fibra: 8-10 bicchieri di acqua ogni giorno.
  • Fagioli, lenticchie e noci – I legumi forniscono il giusto apporto di fibre, così come noci e mandorle.
  • Farine integrali – È bene sostituire il pane bianco, pasta e cracker con le versioni realizzate con farine integrali, grano saraceno, farina di mais macinata a pietra o segale per aumentare la quantità di fibre insolubili da assumere. Anche l’avena e l’orzo cotti ne sono un’ottima fonte.
  • Frutta e verdura – Non si può sbagliare con i cibi vegetali. Si possono mantenere le bucce quando sono sottili, come quelle di mele, pere e prugne. Ecco dove si trova la fibra insolubile, così come i composti chiamati flavonoidi che possono aiutare a controllare il sanguinamento delle emorroidi. Ricordate poi che cetrioli, sedano, peperoni dolci e anguria sono per lo più composti da acqua – oltre il 90%.
  • Prodotti dai colori vivaci – Bacche, uva, pomodori e cavoli e altre verdure scure sono generalmente ricche di flavonoidi. Una porzione di frutta fornisce circa il 10% della fibra quotidiana, in genere da 3 a 4 grammi. Una tazza di verdure a foglia verde, broccoli, cavoletti di Bruxelles, zucca invernale o piselli verdi porteranno da 4 a 5 grammi di fibra.

Cosa NON mangiare con le emorroidi

Cosa non mangiare con le emorroidi? Gli alimenti con poca fibra possono causare o peggiorare la stitichezza (e quindi le emorroidi), quindi è meglio limitare alimenti come:

  • Pane bianco e farine molto raffinate
  • Latte, formaggio e altri prodotti lattiero-caseari
  • Carne
  • Alimenti trasformati come pasti surgelati e fast food

Un occhio va anche alla quantità di sale che mangiamo. Il sale può portare ritenzione idrica che mette più pressione sui vasi sanguigni. Ciò include le vene emorroidarie.

Gli integratori di ferro, invece, possono causare stitichezza e altri problemi digestivi, quindi è bene non assumerli senza prima averne parlato con il proprio medico.

Un aiuto importante per combattere le emorroidi ci viene dato dal nostro integratore alimentare Venotrofic 550 a base di estratti vegetali di Meliloto, Vite rossa, Mirtillo e Ippocastano con aggiunta di Diosmina. ln particolare il Meliloto è di sostegno alla circolazione venosa e alla funzionalità del plesso emorroidario. Il Mirtillo, la Vite rossa e l’Ippocastano contribuiscono alla funzionalità del microcircolo e ad attenuare gli stati di pesantezza delle gambe.

Fonte:Pazienti.it